Proiezioni sulle migrazioni climatiche interne in America Latina
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La regione latinoamericana comprende diversi Paesi a reddito medio-alto con economie diversificate e alti tassi di urbanizzazione, che hanno già sperimentato transizioni demografiche. Economie più forti possono significare maggiori capacità di adattamento e fornire risorse finanziarie da indirizzare verso le aree e i gruppi più vulnerabili. Tuttavia, il ruolo della riduzione delle emissioni globali nel ridurre gli impatti dei cambiamenti climatici rimarrà fondamentale nelle aree più vulnerabili e per quanto riguarda i sistemi di sostentamento, in particolare dove questi coincidono con sacche di povertà.
Si prevede che il numero di migranti climatici interni in Messico e in America centrale aumenterà nel tempo, raggiungendo dagli 1,4 ai 2,1 milioni entro il 2050. Lo scenario peggiore vede i numeri maggiori, mentre quelli con sviluppo più inclusivo e con minore impatto climatico vedono numeri leggermente inferiori. I numeri più bassi nello scenario di sviluppo più inclusivo rispetto a quello con minore impatto climatico potrebbero riflettere il risultato delle maggiori capacità di adattamento ai cambiamenti climatici dei Paesi della subregione, trainate in gran parte dal Messico e da altri Paesi a reddito medio, in caso di uno sviluppo socio-economico moderato (SSP2) rispetto a quello diseguale (SSP4).