Le disuguaglianze di genere: alcuni indici nei paesi asiatici (Ultimo anno disponibile nel periodo 2001-2017)
Le disuguaglianze di genere sono tra le più profonde e pervasive forme di discriminazione, come quelle che interessano il campo lavorativo, determinando marginalità nel mondo del lavoro, che a loro volta sono correlate a quelle nell’istruzione, nella divisione dei carichi di cura in famiglia, come anche a quelle relative alla partecipazione alla vita pubblica e politica. La pienezza dell’esercizio dei diritti di cittadinanza, del protagonismo nelle scelte di vita, nelle preferenze quotidiane risente del grado di disuguaglianze di genere nella società, in tutte le sue ramificazioni.
L’UNDP ha introdotto un indice di disuguaglianza di genere costruito combinando tre parametri: la disuguaglianza in termini sanitari, la partecipazione al mercato del lavoro e a livello di empowerment. Questi parametri sono definiti sulla base di diversi indicatori: il parametro sanitario combina il tasso di mortalità materna e il tasso di fecondità delle adolescenti; il parametro dell’empowerment combina il numero di parlamentari e la popolazione con almeno un titolo di studio secondario; il tasso di attività misura la partecipazione al mercato del lavoro. L’indice sintetico di disuguaglianza di genere ha un valore compreso tra zero e uno: più alto è il valore, maggiore è il livello di disuguaglianza di genere, fino ad essere massimo con un valore pari a uno; l’opposto nel caso di un valore molto basso. L’UNDP indica anche la posizione di ogni paese nella classifica in base all’indice di disuguaglianza di genere e può essere messo a confronto con la posizioni nella classifica in base all’indice generale di sviluppo umano (ISU): un numero alto significa una posizione in basso alla classifica, cioè un livello elevato di disuguaglianza, allo stesso modo in cui un numero alto di posizione nella classifica dell’ISU indica un basso livello di sviluppo umano.
Indicatori di dettaglio, complementari all’informazione sintetica fornita dall’indice di disuguaglianza di genere, sono il tasso di mortalità materna (morti materne su 100 mila nati vivi), quello di fecondità tra le adolescenti (nascite tra mille ragazze tra i 15 e i 19 anni), la quota di seggi parlamentari (la % di donne sul totale dei seggi), la popolazione che ha almeno l’istruzione secondaria (la % tra chi ha almeno 25 anni) e il tasso di partecipazione alla forza lavoro (la % di chi ha almeno 15 anni).
Di seguito sono scaricabili in PDF le infografiche sull’indice di diseguaglianza di genere nei singoli paesi asiatici
- Afghanistan
- Arabia Saudita
- Armenia
- Azerbaigian
- Bahrein
- Bangladesh
- Bhutan
- Brunei
- Cambogia
- Cina
- Corea del Nord
- Emirati AU
- Filippine
- Georgia
- Giordania
- India
- Indonesia
- Iran
- Iraq
- Isole Figi
- Isole Marshall
- Isole Salomone
- Kazakistan
- Kirghizistan
- Kiribati
- Kuwait
- Laos
- Libano
- Malaysia
- Mongolia
- Myanmar
- Nepal
- Oman
- Pakistan
- Palestina
- Papua Nuova Guinea
- Qatar
- Samoa
- Siria
- Sri Lanka
- Tagikistan
- Thailandia
- Timor est
- Tonga
- Turkmenistan
- Tuvalu
- Uzbekistan
- Vanuatu
- Vietnam
- Yemen
Legenda Tabelle:
a. I dati sono stime delle medie del periodo 2010-2015 e proiezioni per il periodo 2015-2020.
b. I dati si riferiscono all’anno più recente disponibile con riferimento al periodo indicato.
c. Basato su uno studio di Barro e Lee (2016).
d. E’ stato utilizzato un valore di 0,1% per calcolare l’Indice di Diseguaglianza di Genere.
e. Si riferisce al 2014.
f. Si riferisce al 2012.
g. Sono considerati solo i seggi fissi, escludendo i 36 delegati a rotazione.
h. Si riferisce al 2013.
T. Dalle fonti originali dei dati.