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Il reddito nazionale lordo pro capite (2016)

Fonte dati: Banca Mondiale

Redazione

Una dimensione molto importante della povertà è quella economica, rilevante in sé e correlata a molte altre dimensioni della povertà.
Una prima misura per calcolare la povertà economica è il reddito nazionale lordo pro capite. Il reddito nazionale non è altro che la nuova ricchezza prodotta ogni anno dal sistema economico nazionale nel suo complesso e distribuita tra coloro che hanno concorso a formarla diviso per la popolazione, in modo da calcolare quanto è, in media, il valore economico che spetterebbe a ciascun individuo ove si realizzasse una distribuzione – puramente teorica – ugualitaria. In pratica, il reddito nazionale lordo pro capite rappresenta la quota di ricchezza che spetta in media ad ogni cittadino di uno stato. Esso è misurato in valore (in dollari, per permettere una comparazione internazionale, sulla base dell’applicazione di un tasso di cambio di riferimento nel periodo considerato).
I dati così calcolati riguardano il reddito nazionale lordo pro capite al tasso di cambio di mercato, cioè quando il reddito di un paese viene semplicemente convertito, euro in dollari al tasso di cambio medio euro-dollaro. La banca Mondiale adotta un procedimento di conversione del reddito in dollari un poco più complesso perché tiene conto sia delle fluttuazioni dei cambi nei due anni precedenti la misurazione sia del differenziale di inflazione del paese in questione con quelli di alcuni paesi di riferimento (Stati Uniti, Regno Unito, Giappone e area euro): è il cosiddetto metodo Atlas della banca Mondiale.
Nella contabilità nazionale il Reddito nazionale lordo pro capite ha sostituito il Prodotto interno lordo (PIL) pro capite quale indice dello stato di salute di un sistema economico, perché sintetizza la capacità di questo di creare reddito, fornendo un indice approssimato del benessere della popolazione stessa e uno strumento per valutare le prospettive di crescita del paese. Il PIL, a differenza del RNL, si riferisce all’ammontare delle attività economiche rilevate con prezzi di mercato che sono svolte all’interno di un paese, comprese quelle di cittadini e imprese non nazionali e trascurando invece le attività economiche svolte, in una qualsiasi parte del mondo, dai soggetti residenti nel dato paese (per esempio, le rimesse degli emigrati).
La Banca Mondiale fornisce ogni anno una classificazione che suddivide i diversi paesi del mondo a seconda del loro reddito nazionale lordo pro capite, così da classificarli in vari gruppi di paesi “ricchi” e “poveri”.
In base alla classificazione valida per il 2018, si utilizzano le seguenti classi di reddito pro capite:
Paesi con economie a basso reddito (low income): con un reddito pro capite annuo minore o uguale a 1.005 dollari.
Paesi con economie a reddito medio-basso (lower middle income): con un reddito pro capite annuo compreso tra 1.006 e 3.955 dollari.
Paesi con economie a reddito medio-alto (upper middle income): con un reddito pro capite annuo compreso tra 3.956 e 12.235 dollari.
Paesi con economie ad alto reddito (high income): con un reddito pro capite annuo maggiore di 12.235 dollari.