A partire dal 1990, Taiwan ha subito un mutamento demografico di notevole rilevanza, determinato dall’eccezionale aumento dell’immigrazione femminile derivante da matrimoni. Nel 2016 il numero complessivo di coniugi di provenienza straniera ha raggiunto una cifra superiore al mezzo milione di unità, in maggioranza composta da donne. La gran parte dei coniugi stranieri proviene dalla Cina continentale e dai paesi del Sudest asiatico, in particolare dal Vietnam (vedi Tabella 1).
Questa tipologia di immigrazione tramite matrimonio presenta aspetti problematici, poiché esistono stereotipi legati ai coniugi stranieri di sesso femminile , come i concetti di “donne mercificate” e di “matrimoni a pagamento”.
All’inizio, la maggior parte dei matrimoni avveniva grazie all’intermediazione di agenzie che operavano dietro compenso. Nel 2009, la riforma della legge sull’immigrazione ha stabilito che “Il matrimonio con stranieri non sarà oggetto di transazioni. Le agenzie che si occupano di matrimoni con stranieri non dovranno chiedere pagamenti o forme di remunerazione contrattuale … (Art. 58)”. A partire da allora, il numero dei matrimoni con stranieri è gradualmente diminuito.
Tabella 1: Variazione del numero di coniugi stranieri immigrati a Taiwan dai 7 principali paesi di provenienza
I matrimoni con stranieri hanno, di conseguenza, fatto emergere la questione dei bambini definiti “di nuova immigrazione”, o “nuovi bambini taiwanesi” o “nuovi residenti bambini”, nonostante le proteste delle famiglie che rifiutano questo genere di etichette. Alla fine del 2015, questa categoria di bambini costituiva oltre il 10% della popolazione totale degli alunni delle scuole primarie.
Questo mutamento demografico ha posto notevoli problemi per gli istituti scolastici e le autorità preposte all’istruzione, poiché le madri provenienti dal Sudest asiatico non venivano considerate in grado di fornire un supporto culturale sufficiente ai loro figli.
Di conseguenza, il governo ha stanziato rilevanti fondi destinati a maggiori sostegni per l’istruzione di questa categoria di bambini. Comunque, dopo l’abolizione delle agenzie matrimoniali a pagamento per i matrimoni con stranieri, anche il numero di bambini “di nuova immigrazione” si è gradualmente ridotto negli ultimi anni, come illustrato nella Tabella 2.
Tabella 2: Numero di bambini di nuova immigrazione nel 2017
Nel 2014, grazie alla crescente importanza assunta dai paesi dell’ASEAN nell’economia globale e regionale, e al riconoscimento del fatto che la diversità può costituire una risorsa preziosa per il paese, il governo di Taiwan ha annunciato che le lingue del Sudest asiatico verranno inserite come corsi di lingua madre nei programmi delle scuole primarie e secondarie, nell’ambito del ciclo di 12 anni dell’istruzione di base.
Con il nuovo assetto, a partire dal 2018 gli alunni delle scuole primarie dovranno studiare lingue del Sudest asiatico (malese, khmer, indonesiano, birmano, filippino, thai e vietnamita), lingue indigene o dialetti cinesi. Nel primo ciclo di scuola secondaria, tali corsi di lingua madre sono classificati tra quelli facoltativi. Tuttavia, i singoli istituti possono renderli obbligatori, in relazione ai programmi di studio.