Numero di sfollati interni a causa di calamità naturali a fine del 2022
Il dato degli sfollati interni si riferisce al numero di spostamenti forzati di persone di persone all’interno dei confini del proprio Paese registrati nel corso dell’anno. Oggi si distingue tra sfollati interni a causa di conflitti e violenze rispetto agli sfollati interni a causa di calamità naturali. I dati più accreditati a livello internazionale sono pubblicati dall’Internal Displacement Monitoring Centre (IDMC), un’organizzazione internazionale non governativa fondata nel 1998 dal Consiglio norvegese per i rifugiati a Ginevra.
Nel mondo, i dati pubblicati dall’IDMC documentano la presenza di 8,7 milioni di sfollati interni a seguito di calamità naturali in 88 Paesi e territori al 31 dicembre 2022. Questo dato corrisponde a un incremento del 45% del numero di sfollati interni a causa di disastri ambientali dal 2021.
Pakistan, Filippine, Cina, India e Nigeria sono i Paesi coi numeri più alti nel 2022.
Il 25% degli sfollati a livello globale è stato causato dalle inondazioni monsoniche in Pakistan; 1,1 milioni di spostamenti sono stati registrati in Somalia, dove il Paese ha sperimentato la peggiore siccità degli ultimi 40 anni. Il 2% della popolazione di Tonga è stata costretta a trasferirsi dopo un’eruzione vulcanica molto rara.
Gli spostamenti dovuti a calamità naturali nel 2022 sono stati del 41% superiori alla media annuale degli ultimi 10 anni.
Disaggregando per tipologia di violenza, quasi 32 milioni di sfollati interni sono stati causati da eventi atmosferici: oltre 19 milioni di sfollati a causa di alluvioni, quasi 10 milioni da tempeste, quasi 7,6 milioni da cicloni, quasi 2,4 milioni da altri tipi di tempeste circa 2,2 milioni da siccità, quasi 400.000 da incendi.
Agli eventi atmosferici si aggiungono, poi, cause geofisiche: quasi 700.000 sono stati gli sfollati interni a causa di terremoti e tsunami, 13.000 da eruzioni vulcaniche e 3.700 da frane.
In sostanza, 6 su 10 sfollamenti interni causati da calamità naturali sono stati provocati da inondazioni, superando le tempeste per la prima volta dal 2016. Il 98% degli sfollamenti interni causati da calamità naturali sono collegati a rischi legati alle condizioni meteorologiche, come le inondazioni, tempeste e siccità.
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