Lavoro minorile nel mondo, le tendenze
Il report Child Labour: Global estimates 2020, trends and the road forward è pubblicato dall’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) e dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF) per fare il punto sui progressi dello sforzo globale per porre fine al lavoro minorile, descrive le dimensioni e le caratteristiche chiave del lavoro minorile oggi e i cambiamenti nel tempo. Clicca qui per conoscere la definizione dell’OIL di lavoro minorile e lavoro pericoloso.
Il lavoro minorile rimane un problema persistente nel mondo. Le ultime stime globali indicano che 160 milioni di bambini – 63 milioni di ragazze e 97 milioni di ragazzi – erano vittime di lavoro minorile a livello globale all’inizio del 2020, pari a quasi 1 su 10 di tutti i bambini in tutto il mondo. 79 milioni di bambini – quasi la metà di tutti quelli costretti al lavoro minorile – sono stati coinvolti in lavori pericolosi, che mettono direttamente in pericolo la loro salute, sicurezza e sviluppo personale.
Il progresso globale contro il lavoro minorile risulta stagnante dal 2016. In tutto il mondo, le stime suggeriscono che la percentuale di bambini coinvolti nel lavoro minorile è rimasta invariata, mentre il numero assoluto è aumentato di oltre 8 milioni tra il 2016 e il 2020, come conseguenza dell’aumento demografico. Allo stesso modo, la percentuale di bambini coinvolti in lavori pericolosi è rimasta pressoché invariata, ma è aumentata in termini assoluti di 6,5 milioni di bambini.
Il quadro globale, tuttavia, maschera i continui progressi contro il lavoro minorile in Asia e nel Pacifico, in America Latina e nei Caraibi. In entrambe le regioni, tra il 2016 e il 2020 il lavoro minorile è diminuito in termini percentuali e assoluti. Diversa la situazione nell’Africa subsahariana. Questa regione ha registrato un aumento sia del numero che della percentuale di bambini costretti al lavoro minorile dal 2012. Ad oggi, le stime mostrano che ci sono più bambini coinvolti nel lavoro minorile nell’Africa subsahariana che nel resto del mondo messo insieme. Gli obiettivi globali sul lavoro minorile non saranno raggiunti senza una svolta in questa regione.
La maggior parte del lavoro minorile in Africa è in aree rurali e in ambito agricolo (l’agricoltura rappresentava l’85% di tutto il lavoro minorile nel 2016). In particolare, i bambini sono maggiormente impiegati nell’agricoltura di sussistenza, commerciale e nella pastorizia. Nella maggior parte dei casi il lavoro non è retribuito, e la maggior parte dei bambini non ha un rapporto di lavoro con un datore di lavoro terzo, ma lavora in aziende agricole familiari.
Fonte: International Labour Office and United Nations Children’s Fund, Child Labour: Global estimates 2020, trends and the road forward, ILO and UNICEF, New York, 2021. License: CC BY 4.0
Foto Credits: Maurizio Costanzo, CC BY 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/2.0>, via Wikimedia Commons