Elezioni in tempo di conflitto in Paraguay
Dopo essere state rinviate di un anno a causa della pandemia da COVID-19, nell’ottobre 2021 si sono tenute in Paraguay le elezioni municipali per eleggere 261 sindaci, 2.781 consiglieri comunali e i rispettivi supplenti in tutto il paese. I risultati hanno segnato un rafforzamento dell’Asociación Nacional Republicana (ANR), il partito al governo. Tuttavia, il contesto di queste elezioni ha posto in evidenza uno scenario insolito per la competizione elettorale in questo paese, legato agli effetti della pandemia sulla popolazione, che ha esacerbato i conflitti sociali preesistenti.
L’incapacità del governo di rafforzare il sistema sanitario nazionale per affrontare la diffusione di COVID-19 durante il primo anno della pandemia, unita alla persistente corruzione in diverse aree politiche, ha portato a una serie di proteste contro il governo. Le proteste si sono concentrate anche sull’ANR, il partito politico al potere, noto anche come partito Colorado, che ha governato il paese per la maggior parte del secolo scorso.
Pochi mesi prima delle elezioni, nel marzo 2021, era stata avanzata una richiesta di impeachment contro il Presidente Mario Abdo Benítez e il Vice Presidente Hugo Adalberto Velazquez Moreno, a seguito di una serie di proteste disseminate in tutto il paese. Il malcontento dei cittadini è emerso come conseguenza diretta dell’incapacità del governo di rispondere alle sfide presentate dalla pandemia: il sistema sanitario si stava dimostrando inadatto a gestire la crescente domanda di cure mediche, le infrastrutture scolastiche pubbliche non si attrezzavano per riprendere in sicurezza le lezioni in presenza, le sanzioni per la non osservanza delle misure di quarantena sembravano essere applicate arbitrariamente, gli effetti economici negativi pesavano prevalentemente sui settori a medio e basso reddito, e la percezione della corruzione nella funzione pubblica si andava intensificando.
La prima protesta di massa, avvenuta il 5 marzo, si è conclusa con scontri tra polizia e manifestanti dopo una pesante repressione, a cui è seguita un’ulteriore ondata di proteste durata diverse settimane in tutto il Paese. Il malcontento civico ha raggiunto un punto critico quando un edificio che ospitava l’ANR è stato dato alle fiamme dopo il rifiuto del Congresso del processo di impeachment. Lo slogan “mai più ANR” era scandito costantemente dai manifestanti, che denunciavano le carenze dell’attuale amministrazione a riprova della debole capacità di governo, che faceva seguito a decenni di controllo dello stato da parte del partito al potere.
Sebbene il Paraguay abbia un sistema multipartitico, ci sono due partiti tradizionali predominanti dal XIX secolo che mantengono una forte presenza in tutto il paese: il partito Colorado e il partito Liberale (Partido Liberal Radical Auténtico – PLRA). Queste due formazioni di centro-destra hanno regolarmente attratto l’84% dei voti dalla caduta della dittatura nel 1989, con una prevalenza del partito Colorado. I partiti politici paraguaiani non sono storicamente caratterizzati da scissioni ed è stato solo nell’ultimo decennio che è apparsa una piccola ma regolare presenza di partiti di sinistra, introducendo diversità ideologica nel Paese. Alla luce di questo scenario, la principale proposta presentata dai partiti di opposizione è stata quella di smantellare la corruzione che permea l’amministrazione del Colorado.
L’accresciuto stato di vulnerabilità della popolazione dopo oltre un anno di perdita di risorse, di vite umane e, più in generale, del livello di benessere ha favorito una forte macchina politica in grado di fornire assistenza mirata ai propri elettori, strategia che nel caso del Paraguay si è dimostrata di successo. In particolare, la forza elettorale dell’ANR è legata al potere burocratico accumulato durante i decenni di dittatura (1954-1989) e negli anni successivi al cambio di regime, quando ha mantenuto il controllo del governo nazionale. L’uso diffuso di queste risorse, insieme all’incapacità delle opposizioni di presentare candidature abbastanza autorevoli da aggregare i loro voti, ha portato ancora una volta alla vittoria nella maggior parte dei distretti, nonostante i disordini sociali.
Come si vede dalla Tabella, l’ANR ha sistematicamente vinto la maggior parte delle elezioni municipali negli ultimi due decenni, il che ha permesso loro di rimanere in stretto contatto con la popolazione, rivendicando sistematicamente il credito per le politiche pubbliche e mantenendo reti clientelari in tutto il territorio paraguaiano. Come risultato delle elezioni di questo mese, questo partito mantiene il controllo politico del paese con 160 comuni, superando i 147 che aveva conquistato nel 2015. Questi risultati confermano la capacità della macchina elettorale del Colorado di mobilitare i suoi elettori nonostante il contesto segnato dal malcontento della cittadinanza.
Questa continuità nel sistema politico paraguaiano avviene nel contesto di cambiamenti socio-politici che comportano uno scenario sempre più complesso. Da un lato, sembra esserci una massa critica di cittadinanza più incline a portare le proprie rimostranze nelle strade rispetto alle generazioni precedenti per influenzare le decisioni politiche. D’altra parte, la polarizzazione del discorso relativo ai valori liberali sta creando nella popolazione spaccature che sembrano sempre più difficili da superare, il che ostacola la formazione di alleanze politiche abbastanza forti da affrontare il potere del Colorado, profondamente radicato nella burocrazia. Le continue fonti di conflitto sociale in questo paese sembrano coesistere con un sistema politico che non è in grado di elaborarle elettoralmente, rendendo così il processo democratico paraguaiano una fonte intrinseca di malcontento.
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Foto Credits:
Paraguayan holds national and Colorado Party flags, Taiwan Presidential Office-Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)