Indici di povertà economica e multidimensionale nei paesi asiatici (ultimo anno disponibile nel periodo 2011-2017)
La povertà è un fenomeno complesso, non riducibile a un’unica dimensione, sia essa economica, sociale, politica o culturale. Povertà significa per le persone la mancanza di opportunità di scelte che consentono uno standard di vita dignitoso e, quindi, non soltanto povertà di reddito, ma povertà in tutte le molteplici accezioni che compongono la nozione di sviluppo (salute, accesso alle risorse, autostima, relazioni sociali). Povertà come esclusione dai benefici di condizioni di vita dignitose.
Per questa ragione si utilizzano diverse misure per sintetizzare e confrontare la condizioni di povertà.
Il più comune è quello calcolato dalla Banca Mondiale e focalizzato sul numero di persone che vivono in un paese con meno di 1,9 dollari giornalieri, con meno di 3,2 dollari giornalieri e con meno di 5,5 dollari giornalieri. Ciò consente un confronto tra paesi e anche intertemporale relativamente allo stesso paese. Inoltre, permette un’analisi di quanta popolazione sia in povertà estrema (in base all’indicatore classico della popolazione che vive con meno di 1,9 dollari giornalieri, la cosiddetta linea internazionale di povertà), rispetto a quanta graviti a livelli appena superiori a quella soglia (3,2 o 5,5 dollari giornalieri).
La dimensione del reddito non è però sufficiente a descrivere la complessità della povertà. Proprio per questo il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) ha sviluppato un indice sintetico che combina tre dimensioni della povertà e che, per l’appunto, è definito indice multidimensionale della povertà. In particolare, sono considerate povere le persone trovate carenti in almeno il 33,33% degli indicatori che compongono l’indice sintetico, valutando inoltre la gravità del loro stato di povertà. Gli indicatori che compongono l’indice sono raggruppati in tre dimensioni: salute, istruzione e tenore di vita. La salute è misurata con due indicatori: risulta insufficiente in una famiglia coni bambini deceduti e persone malnutrite; l’istruzione è misurata con altri due indicatori: risulta inadeguata in una famiglia in cui nessun adulto ha frequentato la scuola almeno per cinque anni e in cui nessun bambino ha completato otto anni di scuola; il tenore di vita, infine, è costituito da sei indicatori: è povera una famiglia che vive in un’abitazione priva di luce elettrica, sprovvista di servizi igienici e con un pavimento di sabbia, terra o sterco, che non dispone di acqua potabile o che deve impiegare più di 30 minuti tra andata e ritorno per procurarsela, che usa come combustibile da cucina sterco, legna o carbone, che non ha più di una radio, di un televisore, di un telefono, di una bicicletta, di una motocicletta e di un frigorifero e che non possiede né un’automobile né un autocarro.
In base ai calcoli dell’UNDP, nel 2016 circa il 29% della popolazione mondiale viveva in condizioni di povertà multidimensionale, cui si aggiunge un altro 17,4% della popolazione mondiale a rischio di precipitare nella povertà multidimensionale.
Di seguito sono scaricabili in PDF le infografiche degli indici di povertà economica e multidimensionale nei singoli paesi asiatici
- Armenia 2015
- Azerbaigian 2008
- Bangladesh 2010
- Bhutan 2012
- Cina 2013
- Figi 2013
- Filippine 2015
- Georgia 2002
- Giordania 2010
- India 2011
- Indonesia 2016
- Iran 2014
- Iraq 2012
- Kazakistan 2015
- Kirghisistan 2015
- Kiribati 2006
- Laos 2012
- Libano 2011
- Malaysia 2009
- Maldive 2009
- Mongolia 2014
- Myanmar 2015
- Nepal 2010
- Pakistan 2013
- Palestina 2011
- Samoa 2008
- Siria 2004
- Sri Lanka 2012